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Piero De Luca
Piero De Luca

Salerno Patrimonio, Anastasio rivela: “Sulla presidenza Labonia ci fu lo zampino del figlio del sindaco De Luca”

Chi fa politica lo sa: non c’è tasso di disoccupazione che tenga di fronte ai “piaceri” istituzionali. Antonio Anastasio, consigliere della Provincia di Salerno dell’area Cirielli, è uno che sa come funziona in certi ambienti. Del resto, lui, imprenditore di Pontecagnano Faiano che spesso ha finanziato le campagne elettorali dell’ex democristiano Paolo Del Mese, dei giochi di potere ne ha fatto parte. O almeno ha creduto di starci dentro, salvo poi doversi ricredere e dire: “sono stato punito”.

 

A processo per il crac Amato e una serie di fatture emesse dalla sua ditta di costruzioni per “favorire” l’ex presidente della commissione finanze del governo Prodi (così sostengono gli inquirenti e così ha confermato Peppino Amato jr), il vicepresidente della società Aeroporto di Salerno spa, nell’interrogatorio del 16 agosto 2012 insinua un dubbio negli investigatori. E se Simone Labonia, l’avvocato dalle consulenze d’oro – un milione e 16.000 euro – del pastificio Amato (che ha patteggiato la pena), avesse avuto l’incarico di presidente della municipalizzata “Salerno Patrimonio” perchè sponsorizzato dal figlio del sindaco, Piero De Luca, e dal suo amico Mario Del Mese? E non dall’attuale assessore comunale al Bilancio, Alfonso Buonaiuto, come dice lo stesso Labonia?

 

“Si parlava – dice a finanzieri e pm – che era stato il nipote (di Paolo Del Mese; ndr) insieme al figlio di De Luca a dare questo incarico a Labonia”. Anastasio racconta anche di un incontro, successivo al conferimento dell’incarico, con Labonia. “Scusami Simone, ma come hai fatto?” gli avrebbe chiesto. E l’avvocato avrebbe risposto: “No, no, a me è stato Buonaiuto”. Ma il consigliere provinciale Fdi rincara la dose: “Ma ti pare? Però mi sembra strano, Simone, io mò faccio politica no? Io faccio politica, sembra strano che un incarico del genere a gestire i bandi di concorso, i bandi di immobili che poi vanno messi all’asta, mi sembra strano che li fa gestire a una persona che non è mai stata con De Luca e, conoscendo per quel poco De Luca, io penso, e Buonaiuto lo conosco perchè siamo stati in consiglio provinciale insieme, loro sono a circolo chiuso, cioè non penso, qualcuno ti ha fatto entrare. A me la verità la devi dire, secondo me c’è lo zampino del figlio di De Luca”. “No, no, ma forse la presentazione…” sarebbe stata la risposta di Labonia. “E’ stato vago su questo – insiste Anastasio – è stato molto vago”.

 

Poi, a scandalo scoppiato e arresti eseguiti, Simone Labonia si è dimesso da presidente della Salerno Patrimonio. Quella poltrona è ancora vuota.

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