NEWS
Home / INCHIESTE / Caso Crescent, l’ex direttore del Demanio Campania: “aggredito verbalmente” da De Luca e “diverbio acceso” con Bonavitacola

Caso Crescent, l’ex direttore del Demanio Campania: “aggredito verbalmente” da De Luca e “diverbio acceso” con Bonavitacola

Durante i suoi tanti incontri per realizzare il Crescent, se di Paolo Maranca, direttore dell’area operativa dell’Agenzia del Demanio, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ricorda “la sua impostazione eccessivamente formale”, di Roberto Di Giannantonio, ai pm dice di averlo conosciuto ma di non ricordare “per quale circostanza in particolare”.

Di Giannantonio è stato direttore dell’Agenzia del Demanio Campania, è il dirigente che dice di aver avuto “perplessità” sulla procedura da adottare per liberare dal vincolo di inalienabilità l’area del Crescent e che, per questo motivo, avrebbe sollecitato lo stesso Maranca e la collega del settore legale del Demanio a chiedere il parere dell’Avvocatura generale dello Stato.

Di Giannantonio è lo stesso dirigente che ammette di essere “saltato dalla sedia” quando, nell’invito a presentarsi in procura, apprese “che i valori degli immobili prenotati erano di gran lunga più alti rispetto a quelli da noi individuati”. Anche perchè sapeva bene che, già all’epoca, si parlava di una “bolla speculativa edilizia”. Il dirigente ricorda anche Vincenzo De Luca e, il 10 maggio 2013 (sette giorni prima dell’interrogatorio del sindaco di Salerno), racconta a Valenti e Alfano di averlo conosciuto personalmente tra luglio e agosto 2008.

Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca

Lo conobbi – dice – in occasione di una mia visita di cortesia istituzionale per presentarmi ai sindaci della Campania”. Tra questi c’era ovviamente anche Vincenzo De Luca. Il primo incontro, però, non sembra essere stato alquanto istituzionale se Roberto Di Giannantonio si esprime così: “Mi colpì il fatto che in quella occasione, che ripeto non era un’occasione di lavoro, il sindaco, dopo che io mi presentai, mi aggredì verbalmente, lamentandosi dei tempi lunghi che, a suo dire, caratterizzavano i procedimenti di competenza dell’Agenzia in generale”.

Altro particolare che il dirigente ricorda è relativo al Crescent. “Mi chiese anche del Crescent, delle cui problematiche ancora non avevo una cognizione precisa – aggiunge – e si lamentò anche del fatto che sul punto io non ero in quel momento in grado di fornirgli indicazioni utili”.

Fulvio Bonavitacola

Fulvio Bonavitacola

Agli incontri a Roma per discutere della liberazione dal vincolo, il sindaco di Salerno non ci è mai andato. Al suo posto c’era Fulvio Bonavitacola, ex presidente dell’Autorità portuale di Salerno.

Anche in questo caso, tra Di Giannantonio e il deluchiano non è corso buon sangue. “Abbiamo avuto anche un diverbio piuttosto acceso – racconta il dirigente – in occasione di una conversazione telefonica, nel corso della quale Bonavitacola sollecitava in maniera insistente la definizione degli iter amministrativi dei procedimenti in questione”. Per creare posti di lavoro? Questo nessuno lo dice e neanche alcuno lo chiede.

Roberto Di Giannantonio all’epoca dell’interrogatorio risultava indagato, ma nell’avviso di conclusione indagine sul Crescent il suo nome non compare.

 

© Angela Cappetta Tutti i diritti riservati

Lascia un Commento