Se ci sia stato un accordo, Luigi Boeri, il super consulente della procura di Salerno che ha sequestrato il Crescent, non lo dice. Spetta ai magistrati Guglielmo Valenti e Rocco Alfano stabilirlo. Fatto sta che nella sua lunga perizia, l’architetto fa i conti all’Agenzia del Demanio, al Comune di Salerno e alla Crescent srl per scoprire alla fine che: “a consuntivo, per i permessi di costruire rilasciati per la Sub-UMI 2, gli oneri di urbanizzazione effettivamente versati risultano essere di 7.331.020 euro a fronte dei 29.443.679 considerati a carico di tale intervento edificatorio”.
Il nodo resta la sdemanializzazione perchè il Comune acquista ad un prezzo e la Crescent srl ne compra ad un altro. Che poi, in realtà, non è molto più alto del primo. Ciò significa che il Comune di Salerno ci guadagna poco, i privati invece fanno un buon affare. I numeri sono chiari.
Il Comune acquista le aree dal Demanio per quasi 13 milioni di euro e fissa la base d’asta del prezzo del primo lotto (quello più grande destinato alla realizzazione del Crescent) a 11.750.000 euro. La Crescent lo compra a 14.733.333 euro. “Senza . scrive Boeri – che siano stati accollati ai privati gli oneri di spesa per le opere di urbanizzazione che avevano inciso nella stima di valore dell’area”.
Prima ancora, quando è il Comune ad acquistare le aree dal Demanio, è l’Agenzia del Demanio che fa una stima di quelle aree. E lo fa “sottostimando del 50% il valore delle unità immobiliari” per via del vincolo che ricade sull’area. La stima, invece, che la Crescent srl fa delle unità immobiliari e che invia all’Mps per ottenere un finanziamento e cominciare i lavori è il doppio.
La relazione dei privati si affida ai prezzi di mercato degli appartamenti di lusso, ai piani alti, che si affacciano sul mare e sul panorama della Costiera. Così per il Demanio gli appartamenti residenziali del Crescent varranno 4.500 euro a metro quadrato, per la Crescent srl (e l’Mps) ne valgono 7.000. I locali commerciali, per il Demanio, sono stimati 5.000 euro, per la società invece non meno di 6.000. Quindi, quale stima è quella esatta?
La risposta, Boeri la dà quando parla di danno erariale a discapito dell’Agenzia del Demanio ma “imputabile ai dipendenti della stessa Agenzia di Salerno che hanno sottostimato il valore delle aree”. E questo potrebbe bastare per far intravedere l’ombra della Corte dei Conti.