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Angelo Vassallo
Angelo Vassallo

Pollica, il figlio di Angelo Vassallo indagato per abuso d’ufficio

Nel borgo marinaro di Acciaroli, diventato il simbolo della legalità dopo l’omicidio di Angelo Vassallo, soffia forte il vento della giustizia. Ma stavolta, non si cerca l’assassino del sindaco-pescatore, bensì il responsabile dell’assunzione di due vigili urbani che – per la Procura di Vallo della Lucania – sarebbe illegittima.

Antonio Vassallo

Antonio Vassallo

Le indagini della magistratura si concentrano sul figlio del sindaco-pescatore, ucciso barbaramente il 5 settembre del 2010. Antonio Vassallo, da quattro anni assessore con tutte le deleghe della giunta Pisani e da tre coordinatore regionale dell’Anci Giovani Campania, è accusato di abuso d’ufficio.

Nella lista degli indagati (chiusa di recente dal pubblico ministero di Vallo della Lucania, Ivana Niglio) compaiono anche il sindaco della cittadina Slow Food, Stefano Pisani, e il vice (che fu tale anche di Angelo Vassallo), Carla Rispoli.

I tre amministratori sono accusati di aver prorogato, oltre il termine stabilito dalla legge, il contratto di due agenti della polizia municipale, evitando in questo modo lo slittamento della graduatoria per 24 vincitori di concorso.

L’avviso di conclusione indagini arriva alla vigilia dello scontro a distanza tra l’amministrazione comunale e il fratello di Angelo, Dario Vassallo, sugli eventi organizzati per ricordare il sindaco ucciso per mano di ignoti.

circolo Pd intitolato ad Angelo Vassallo

circolo Pd intitolato ad Angelo Vassallo

La sagra del pesce a Pollica contro il Freeze Flash Mob promosso dalla Fondazione di Dario in tutta Italia è solo una dei tanti pretesti per infervorare vecchie divergenze nate subito dopo l’efferato omicidio in un piccolo borgo cilentano che, prima di cinque anni, era conosciuto per la bellezza del suo mare e, dopo l’assassinio, ha visto il suo nome e quello di Angelo Vassallo sulle targhe di molti circoli del Pd sparsi in Italia.

Adesso quella stessa giustizia, che si continua a invocare per risolvere un caso rimasto un mistero, fa le pulci a un’amministrazione che della legalità ne ha fatto una bandiera e un volano per rinforzare l’immagine del borgo targato SlowFood e Legambiente e dove le tartarughe caretta caretta ogni anni scelgono la spiaggia di Acciaroli per depositare le proprie uova.

Bruno Damiani

Bruno Damiani

Antonio Vassallo avrà la certezza di un procedimento in cui potrà dimostrare la sua innocenza. Stessa sorte avrà Stefano Pisani, il delfino di Angelo, che già in passato ha dovuto fare i conti con un’inchiesta su una concessione ad una scuola di vela e diportismo nautico.

Per Angelo Vassalo, invece, dopo cinque anni, non c’è ancora un procedimento chiaro. Le indagini sono ferme alla pista della droga tanto debole quanto le prove raccolte a carico di Bruno Damiani, detto o’ brasiliano, in carcere per estorsione e non per omicidio.

 

Ma prima o poi riusciamo a indirizzare le nostre forze verso un solo obiettivo: trovare l’assassino di Angelo e conoscere le ragioni di questo orrendo omicidio? Riusciamo a farlo tutti insieme e senza polemiche?“, è questo il commento di Stefano Pisani.

Stefano Pisani

Stefano Pisani

Il sindaco di Pollica, che ha ereditato – nel bene e nel male – tutto il peso dell’essere il successore di Vassallo, non si mostra preoccupato dell’inchiesta che lo vede coinvolto. “Come già è accaduto per le indagini sulla concessione per il circolo velico, che si sono chiuse con una sentenza di non luogo a procedere – dice Pisani così accadrà anche in questo caso, perchè a Pollica esiste solo una garanzia: qui le cose si fanno secondo le regole e io mi assumo tutta la responsabilità del caso, indipendentemente dal voto in giunta degli assessori. Il bando di concorso prevedeva solo due posti da assegnare e non 24 come si scrive nell’avviso di garanzia e, inoltre, è giurisprudenza consolidata che il divieto di ulteriori proroghe valga solo nel settore privato“.

E di qua di nuovo l’appello: “Invece di continuare a nutrire ombre su Pollica, vogliamo dimostrare, tutti insieme, che questo è un luogo dove l’illegalità non esiste e l’unica illegalità commessa è stato il barbaro assassinio di un sindaco?”

Le indagini della Dda di Salerno sull’omicidio Vassallo sembra essere a un punto fermo. Sembra quasi che non ci sia più niente da scoprire o da approfondire. A Pollica, invece, nessuno la pensa così e che ci sia tanta voglia di parlare. Stefano Pisani per primo.

 

© Angela Cappetta Tutti i diritti riservati

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